2023.11.16
Nuova campagna 2023
Realizzata sotto la direzione creativa di Vincent Van Duysen, la campagna 2023 è un invito a scoprire una combinazione armonica e accattivante di storia e modernità.
2022.04.28
29 aprile – 02 ottobre 2022
350 tra oggetti, arredi, disegni, dipinti e modelli di studio in una mostra inedita che esplora e ricostruisce l'immaginifico mondo del design di uno dei maestri dell'architettura del Novecento.
29 aprile – 02 ottobre 2022
350 tra oggetti, arredi, disegni, dipinti e modelli di studio in una mostra inedita che esplora e ricostruisce l’immaginifico mondo del design di uno dei maestri dell’architettura del Novecento.
Aldo Rossi in tutta la sua produzione, fin dai suoi primi mobili realizzati nel 1960 con l’architetto Leonardo Ferrari, riflette sul rapporto tra la scala architettonica e urbana e quella monumentale e oggettuale e dal 1979, si apre al mondo della produzione industriale e di alto artigianato, realizzando arredi e prodotti d’uso prima con Alessi, e poi con Artemide, DesignTex, Bruno Longoni Atelier d’Arredamento, Molteni&C|UniFor, Richard-Ginori, UniFor, Rosenthal, Up&Up.
La mostra, il cui progetto di allestimento è firmato da Morris Adjmi – MA Architects, collaboratore e poi associato di Rossi a New York, racconta l’universo del design di Rossi in nove sale, ogni stanza un mondo nel quale emerge la relazione tra opere grafiche e prodotti artigianali e industriali, con riferimenti alle architetture e allo spazio privato di Rossi.
Aldo Rossi e il Gruppo Molteni
1980, Salone del Mobile Di Milano: nello stand Molteni c’è un oggetto singolare, una sorta di cabina da mare, che si chiama Cabina dell’Elba e viene definito armadio. Lo ha disegnato Aldo Rossi, forse l’architetto italiano più noto internazionalmente e più discusso in Italia. Così comincia la ventennale collaborazione tra le aziende del Gruppo Molteni e il grande maestro, portato a Giussano dall’ amico Luca Meda, allora art director di Molteni&C.
Nell’arco di una 20ina d’anni disegna una serie di Mobili per Molteni&C e UniFor che sono entrati nella storia del design. Tra l’altro, la sedia neoclassica Teatro (1982), divenuta anche poltroncina e divanetto, disegnata con Luca Meda. Una sedia, Milano (1987), semplice e quasi volutamente elementare, ma esattamente proporzionata, diventata negli anni simbolo aziendale.
Un mobile alto, con ribaltina e coulisse, Carteggio(1987), che ottiene un grande successo. “Una presenza nell’ambiente, un personaggio, un’allusione a riti ormai scomparsi come quello di scrivere lettere, e conservarle in appositi cassettini “annota sul tema Vanni Pasca.
A seguire Piroscafo (1991), con Luca Meda, un sistema componibile vetrato, adatto diversi usi. Nato dal riferimento ad un’architettura precisa, il centro Fontivegge a Perugia progettato dallo stesso Rossi (1982-89). “Piroscafo guarda al mondo dell’architettura, sottrae le figure degli edifici ai loro paesaggi e le trasporta in un mondo di stanze e di interni”, scrive Daniele Vitale nel catalogo di presentazione.
Per UniFor, la Poltrona Parigi (1989), che risponde con grande funzionalità alle esigenze ambiente-ufficio, interpretato Rossi come spazio domestico per lavorare. A seguire gli arredi per il Bonnefanten Museum di Maastricht (1990-95), Cartesio, Consiglio, la sedia Museo, rieditati recentemente da Unifor. Infine le grandi realizzazioni Contract, come la ricostruzione del Teatro della Fenice a Venezia (1996-2003).